Cattedrale Sè di Porto

Luoghi di interesse: la Cattedrale Sè di Porto

Quando nella lingua portoghese leggiamo la parola Sè, ci si riferisce ad una Cattedrale; la locuzione con l’aggiunta del termine “Catedral” viene in particolare modo utilizzata per definire la cattedrale della città di Porto. La cattedrale di Porto ha una posizione emerita visto che si trova costruita sopra l’antico Castro Romano chee era posizionato sulla collina nota come “Pena ventosa”, piuma ventilata, nome dovuto alla forza dei venti che ventilavano sopra la collina occupata dai Romani.

Breve storia della Cattedrale Sè di Porto

Successivamente all’occupazione Romana, e alle varie occupazioni tra Visigoti, Svevi e Mussulmani, resteranno poche tracce delle strutture di epoca Romana: solo dopo il 1200 verrà costruita la prima cattedrale in stile Romanico per poi essere ristrutturata nel 1333 in stile Gotico; il tutto per  ospitare due eventi importanti, la sepoltura di tale João o Gordo e, più tardi, il grande matrimonio di João I con Filippa di Lancaster della famiglia inglese dei Plantageneti. Da questa unione nacque Dom Pedro noto per aver conquistato l’isola di Ceuta in India.
La struttura architettonica rimase tale fino a circa la meta del Settecento quando l’artista italiano Nicolau Nasoni, comincia un lavoro di riorganizzazione architettonica che porterà l’edificio ad avere un forte influsso barocco. Nasoni modificò di molto la facciata creando un vero e proprio ambulacro esterno che venne poi distrutto durante l’invasioni francesi del primo Ottocento.

Cosa visitare nella Cattedrale di Sè Porto

All’interno della cattedrale di Porto si possono ammirare, oltre alle imponenti decorazioni barocche, diverse immagini di epoca medioevale tra cui la protettrice della città, nota come la Madonna de Vandoma che viene commemorata ogni in occasione dell’11 di ottobre. La sua iconografia ricorda una madonna francese “Vandome” del piccolo comune della Guascogna dove gli stessi abitanti, nel 990 d.c., aiutarono i portoghesi contro gli attacchi dei Musulmani liberando la città di Porto dal loro assedio.
Nel secolo XVII la chiesa ebbe altri rimaneggiamenti sempre sotto la supervisione dell’architetto Italiano Nasoni che modificherà il deambulatorio, portandolo da gotico a barocco, oltre che l’altare con il supporto dell’artista portoghese Santo Pacheco e dello scultore Miguel Francisco da Silva. Sempre al suo interno vi sono degli importanti organi di particolare pregio decorativo e stilistico.